Nel caso specifico di Giacomo Scoccia non è corretto parlare di ‘metodo di lavoro’ bensì di un ‘modo di lavorare con metodo’ perchè la sua attenzione è su un obiettivo preciso e la tecnica che userà, sarà legata solo al contesto specifico del lavoro. Non mette mai la tecnica davanti all’obiettivo, è sempre l’obiettivo ad essere davanti alla tecnica, per non limitare gli strumenti a disposizione.
L’obiettivo viene fornito dalle molteplici richieste del proprietario e Giacomo Scoccia è capace di farle convergere in una sola direzione: il miglioramento emotivo del cane cioè abbassamento dello stress e della frustrazione.
Per farlo, lavora principalmente sul creare un giusto rapporto con il cane, conoscendo i suoi bisogni e appagando le sue pulsioni; in seconda battuta lavora su una corretta posizione gerarchica in modo che il proprietario diventi un intermediario nell’autorizzazione alle risorse, infine si occuperà delle tecniche addestrative per canalizzare le pulsioni in attività sportive, ricreative e di supporto. L’appagamento dei bisogni, delle pulsioni, le attività e le esperienze sono i tasselli che definiscono il livello di serenità, di appagamento e di felicità con cui un cane vivrà la sua vita.
Il campo di applicazione si estende ai cani di tutte le razze (e non) ed età, con qualsiasi tipo di problematica, non prevede alcuna forma di maltrattamento animale, anzi, valorizza la sfera emotiva ed affettiva del cane, considerando e rispettando gli aspetti sociali, le dinamiche interspecifiche e valorizzando la formazione del proprietario stesso, al quale verranno forniti gli strumenti necessari per leggere, comprendere e soddisfare il proprio cane.